Premetto che non sono un critico musicale, e che, considerata la smisurata passione che nutro per la musica di Hevia, la mia recensione “potrebbe essere un tantino di parte”, ma non potevo esimermi dall’arduo compito di condividere con voi le sensazioni personali (e quindi tutt’altro che oggettive) che Obsessión mi ha dato. Inutile dire che ALBO e LOS MÁRTIRES DE RALES sono quelle che maggiormente mi emozionano: averle sentite dal vivo fa la differenza, perché davanti al palco la musica di José Ángel ti coinvolge, ti abbraccia con tutto il suo calore, ti entra dentro e ti trascina con sé. Di ALBANDI mi piace molto l’intervento del Coro Minero de Turón: la potenza delle loro voci era già emersa durante il concerto di Clusone, ma qui la miscela tra la musica dell’artista e la tradizione del loro canto diventa ancora più affascinante. Per OBSESSIÓN la descrizione migliore è quella data da Hevia nel libretto del CD: il ritmo delle sue note trasmette perfettamente l’ossessività del tema. Ascoltando VUELTES, invece, non ho potuto fare a meno di chiudere gli occhi: immagini dal passato sono emerse dalla mia memoria, ricordi e profumi sono tornati a vivere grazie alle note di questa melodia. CARRANDI ha una bella melodia, ma (non me ne voglia Javier) le voci femminili sono, secondo me, troppo forti e aggressive. SOY PASTOR, presenta invece un ritmo molto più lento, forse troppo, rispetto al resto dell’opera. In KELTRONIC il connubio con gli archi è davvero eccezionale: il loro ritmo dà grande vitalità al brano; mentre THE MORNING STAR ha un andamento più lento, quasi a voler trasmettere la tristezza della tragedia del mare, di cui parla Hevia nella sua descrizione del brano. KELTIC BRASS è, secondo me, un esperimento riuscito: parte lentamente, ma esplode poi con tutta le sua energia. TARANUS e LLUZ DE DOMINGU sono gli ultimi due splendidi brani, in cui la suadente musica del nostro gaitero si fonde con suoni innovativi e ritmi eccellenti. Ho tra le mani un altro capolavoro dell’artista asturiano e della sua band… ¡Enhorabuena, amigos! [Valeria Martis] |
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ALBO
Come nelle vecchie alborade, allo spuntar del giorno, al sorgere dell’alba, un’elegante cornamusa dirada la foschia, diffondendo le sue note sulla rugiada posatasi sul villaggio.
LOS MÁRTIRES DE RALES
Nascosta tra i monti, ad osservare da lontano il mare, si trova la cappella dei Martiri di Rales. Lì, ogni 27 di settembre, il giorno dei “Martilinos”, centinaia di pellegrini innalzano le loro preghiere.
ALBANDI
Nel consiglio di Carreña, sulla distesa del mare, tra Barreres e Alivares, si trova Albandi.
CARRANDI
Sospeso nella Sierra del Sueve, quasi affacciato ad un balcone sul mare, si trova Carrandi. La “Danza del Crillo” mi fa volare dal “Fitu” all’isola, lasciando a terra i cinghiali che scendono a grufolare negli orti di Carrandi. Il prete di Carrandi ha la sottana rotta: rimase impigliata in un rovo, mentre inseguiva una giovane donna.
SOY PASTOR
Soy pastor appartiene alla tradizione musicale della tonada, il canto asturiano. Nacque in mezzo alle montagne, dove l’amore vive immerso nella foschia.
KELTRONIC
Tanti anni passati senza trovare un’etichetta per la mia musica. Questo è un cocktail nato dalla miscela degli elementi che il titolo riassume pienamente.
THE MORNING STAR
Si raccontava nel porto di Lastres che alcuni anni addietro fosse giunto su di un furgone con la sua famiglia, un irlandese dai capelli rossi, con l’aria di chi cerca i vecchi amici. Chiese e richiese di “The morning star”. Non si sa se qualcuno fosse riuscito a dargli le indicazioni che cercava. Così come non si hanno notizie dei marinai di quella imbarcazione che si chiamava Stella del Mattino, e che mai fece ritorno dopo una tempesta davanti alle coste dell’Irlanda.
KELTIC BRASS
Un altro esperimento. Cosa succede se mescoliamo stili e strumenti? Cosa succede se, inoltre, questi strumenti non sono realmente presenti, ma sono sintetizzati da una cornamusa elettronica?
TARANUS
Sono molti i toponimi che nelle Asturie ricordano antiche divinità celtiche, come Taranus, dio del tuono. Lungo il sentiero dei Laghi di Cavadonga, si trova la “Collada de Tarañosdios”. Qui, narrano i pastori di Gamoneu, le tormente che colpiscono i “Picos de Europa” riversano i loro fulmini.
LLUZ DE DOMINGU
Comporre una melodia per la colonna sonora di un film di Garcí è stato la realizzazione di un sogno. Durante le riprese ho sfruttato l’enorme talento di questo genio e del suo staff. Inoltre, aver ascoltato dalla bocca di Alfredo Landa la storia della sua amicizia con il gaitero mayor Remis Ovalle è uno dei ricordi più belli di questi ultimi anni.