Per festeggiare degnamente l'anniversario del mio primo anno lontano
dall'ospedale (ho fatto per 27 anni il pediatra), ho lasciato la Calabria
per raggiungere l'amico José, con Maria e Javier.
Cena leggera con couscous di polipo a Mondello e rapido trasferimento nella magnifica
Verdura, dove ai sapori mediterranei sono presto subentrati i suoni sensuali, seducenti
e travolgenti come la lava di un vulcano dell'orchestra etno-mediterranea di Mario Incudine,
vulcanico direttore il cui cognome ispirerebbe Omero, in una nuova edizione dell'Odissea.
"Vogliono inoltre che Incudine (Marte), dio così crudele e sanguinario, fosse un amatore
ed un musicista e in particolare che, fra le altre, fosse da lui amata Venere, moglie di
Vulcano, e con lei giacesse". Questa favola, liberamente tratta da Omero
nell'VIII dell'Odissea, ben si confà al nostro direttore, che ha coinvolto in questo
splendido progetto José Angel e Maria, che hanno magistralmente suonato, regalandoci
un'esibizione memorabile, nuova nelle sonorità e negli arrangiamenti, dove le percussioni
asturiane-africane-palermitane e catanesi (Giorgio Rizzo super) sono state la quintessenza
del concerto.
Il finale ci ha infatti donato una Busindre Reel inedita, incerta inizialmente, ma poi fantastica, con una ritmica travolgente...saluto ai musicisti incluso.
Pubblico entusiasta per una serata indimenticabile.