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Lecco 05 Marzo 2010



Devo dire che i nostri amici non sono molto fortunati con il tempo quando vengono in Italia….

A dicembre faceva un freddo terribile, da non riuscire a suonare, e questa volta non hanno certo trovato il clima tipico del mese di maggio…. Ancora freddo e pioggia…spero che questo non li scoraggi dal tornare presto da noi!

Tuttavia, come per il bellissimo concerto di Natale, José Angel e Maria, accompagnati da una bravissima pianista, hanno saputo regalarci qualcosa di magico, che ha saputo scaldarci il cuore…

Il teatro non era molto grande, però accogliente, purtroppo però non tutti i posti a sedere erano occupati, le prime file davanti a me per esempio erano vuote, un vero peccato perché i ragazzi meritano molta più gente vista la loro bravura… (anche se io così ero praticamente in prima fila, vicinissima!!!!). Pazienza, pochi ma buoni!

Verso le nove il sipario si è aperto ed è cominciato lo spettacolo, la magia… I brani erano per lo più gli stessi del concerto di Natale, da Albo a Pericote, da Lluz de domingu a Fandangu los llobos, passando per Vueltes, Sobrepena, Naves, fino ad arrivare alla piu conosciuta Busindre Reel.

José Angel li ha presentati uno ad uno come suo solito, con la semplicità che lo contraddistingue e, qualche volta, con un pizzico di ironia, come quando ha raccontato alcuni aneddoti sugli inizi della sua carriera da gaitero… Simpaticissimo!

La cosa che mi affascina ogni volta è vederlo suonare con tanta naturalezza, passare dalla gaita elettronica al flauto ed alla gaita tradizionale con una disinvoltura fuori dal comune, quasi come se stesse parlando… è qualcosa che ti incanta, che non ti fa distogliere lo sguardo la lui, dalle sue dita neanche per un solo istante, che ti fa venir voglia di far musica con qualsiasi cosa ti capiti per le mani in quel momento anche se non sei capace….è magia…

Maria José dal canto suo ha saputo tenere alto il livello del concerto con degli accompagnamenti alle percussioni da togliere il fiato, una rapidità nel passare dalle percussioni ai tamburelli e a tutti gli altri innumerevoli strumenti che aveva con sé, ma nello stesso tempo una delicatezza ed una precisione che la rendono una vera professionista… peccato che non abbia eseguito un suo assolo, sarebbe stato il massimo…

Il concerto è proseguito poi con la sperimentazione di un tango molto bello per poi terminare con due bis, l’ultimo dei quali eseguito con la gaita tradizionale, una improvvisazione di uno dei più grandi (o forse addirittura il più grande) gaitero di Spagna. Oserei definirla sconvolgente!

Tutto questo susseguirsi di emozioni è durato circa un’ora e mezza e credetemi, il tempo è volato, sembrava appena cominciato ed era già finito…

Anche stavolta le mie parole non bastano a descrivere le sensazioni e le emozioni forti che ho provato ascoltandoli, ti conquistano il cuore e l’anima… l’ho già detto ma lo ripeto, se non li senti non puoi capire…

Questa volta ho voluto condividere questa emozione con una persona a me molto cara, Eu, il mio maestro di musica a cui ho voluto far capire perché ho riscoperto la passione di imparare a far musica che avevo perso da tempo, beh, grazie a loro ci sono riuscita…

Grazie di cuore Josè, grazie Maria, siete semplicemente meravigliosi…


A presto, espero!


[Barbara]

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