Quando ho scritto l’ultima cronaca da un concerto di HEVIA non avrei mai immaginato che dopo CAMIGLIATELLO-SILA, BOVA, PALERMO, COSENZA la successiva sarebbe stata da PARIGI. Certo che circa trenta viaggi in FRANCIA mia seconda patria, mia moglie ASSIA professoressa di FRANCESE e due figli che lo parlano, CLAUDIO, pure presente, lavora a BRUXELLES, sono stati una bella coincidenza ed una bella molla. Ma le coincidenze non sono finite, il programma prevedeva anche altri 60 musicisti e tra gli artisti c’erano pure i SOLDAT LOUIS dei quali amo cantare ENCORE UN RHUM, TONTON LOUIS e BOBBY SANDS ed il grande maestro della musica bretone GILLES SERVAT del quale da dieci anni traduco i testi e suono (malissimo!) le canzoni.
Il tempo di prendere l’aereo e sono a PARIGI a BERCY nel tempio del tennis, altra mia grande passione, a fare colazione con Josè, Maria e Javier e consegnare loro dei regali, ma ricevere oltre al loro caloroso affetto un prezioso pass quale “ARTISTA” che mi ha permesso di seguire liberamente le prove sin dalle 15 e di aver libero accesso al backstage e persino nei camerini di GILLES SERVAT e di JOSE’. L’incontro con GILLES è stato emozionate: ”2000 km pour te connaitre et pour te remercier de ta mousique et de tes vers". Mi ha chiesto da dove venissi, ho risposto dalla CALABRIA, gli ho detto che sono, molto probabilmente, l’unico italiano che coltiva l’armeria marittima, una pianta della Pointe du Raz, estremo lembo della BRETAGNA detta Finistère e lui mi ha chiesto, sollevando il sopracciglio, come ha fatto ad attecchire!!! Risposta: passione, amore ed esposizione alla bretone: vento-sole-acqua. E’ rimasto incantato sapendo che stava iniziando a fiorire prima di partire. Sul palco delle prove ho capito il suo carisma: era lui il gran maestro il gran cerimoniere. Josè Angel Hevia mi ha stupito, ha accordato la sua gaita elettronica su di un pezzo di NINO ROTA e poi udite udite sul refrain della ”VIE EN ROSE” che ha poi riproposto nel finale del suo concerto, mandando in visibilio i 17.000 du Palais Omnisportsde Paris-Bercy, quelle ambience!!
Il concerto è stato fantastico, tutti quegli artisti sullo stesso palco, decine e decine di suonatori tradizionali di LORIENT restituivano un suono pieno vibrante dove la parte del leone la facevano i suoni striduli delle bombarde e delle cornamuse JOSE’ed Antony Masselin dei SOLDAT LOUIS su tutti. Ma era anche la festa dei tamburi, una trentina, su tutti naturalmente la bella e brava MARIA HEVIA, alla quale ho regalato il poster più bello degli ultimi anni. Lo spazio dedicato a Hevia è stato di ben 20 minuti, ma si è riproposto con maestria anche nei due pezzi del gran finale dove strumenti elettronici e della tradizione celtica hanno raggiunto l’apoteosi in un clima di festa e di amicizia uno dei momenti più belli ed emozionanti della mia vita. Difficilmente potrò dimenticare questa grande festa di SAN PATRIZIO.
Gazie Jose,Maria,Javier e Valeria. à la prochaine